Natura

Alla scoperta delle meravigliose grotte di Formentera

È risaputo che Formentera debba la sua fama alle spiagge bianche, con un mare che sembra quello dei Caraibi. C’è però molto altro da scoprire su quest’isola: sentieri immersi nella natura, scogliere a picco sul mare, vecchi mulini a vento, caratteristici villaggi e molte grotte da visitare.

Per chi, oltre al mare a alle spiagge vuole conoscere a fondo questi luoghi, trattiamo in questo articolo le grotte. Basterà dedicare un paio di mezze giornate a queste escursioni, magari se è un po’ nuvolo e non sapete cosa vedere a Formentera.

Le zone principali in cui si possono visitare le grotte sono: Cala Saona, per quelle visitabili via mare, e La Mola. La costa del resto dell’isola, pur essendo in gran parte sabbiosa, offre comunque diverse zone di roccia da esplorare.

Escursioni via terra: Sa Cova Foradada, Cova de Ses Estrips e Cova den Xeroni

Iniziamo dalle grotte visitabili via terra, senza necessità di particolare attrezzatura. Basta avere una scarpa chiusa, anche da ginnastica, e vestiti comodi. Una piccola torcia può venire utile, ma basta quella del cellulare che tanto abbiamo sempre in tasca!

La prima grotta di cui parliamo è la più famosa e visitata: la Cova Foradada a Cap de Barbaria. La traduzione del suo nome è “grotta forata” e si riferisce al buco nel terreno attraverso il quale vi si accede. Si trova proprio nei pressi del faro del Cap de Barberia, un luogo mitico, dove potrete scattare foto perfette da pubblicare sui social network.
Guardando l’ingresso del faro basta camminare pochi passi sulla destra per riuscire a vedere il buco per terra. Facendo attenzione, si scende utilizzando la scala di legno e si accede alla grande sala sotterranea con uno spettacolare sbocco sul mare.
Tenendo presente il fatto che siamo in cima a una scogliera a picco sul mare, potete immaginare la vista meravigliosa di cui si gode in questo punto.

La successiva che consigliamo di visitare è la Cova de ses Estrips (o cueva d’Estrips). È nota anche come Cova Grossa, ovviamente per le sue dimensioni, che Cova de s’Excavadora, e scopriremo il perché. Questa grotta è infatti famosa per due cose: una ruspa che è rimasta al suo interno e i rave-party.
Per raggiungerla bisogna andare al faro de La Mola, prendere una strada sterrata che va verso sud-ovest e poi proseguire un tratto a piedi. L’accesso non è impegnativo, ma ovviamente sconsigliato a chi soffre di vertigini, perché siamo a circa 200m di altezza, lungo una meravigliosa scogliera a picco.

Una volta dentro alla grotta farete fatica a credere ai vostri occhi, sia per la bellezza naturale del posto che per la presenza della ruspa. Questo mezzo da lavoro è ormai abbandonato da decenni e consumato dal passare del tempo,. Era stato introdotto qui addirittura negli anni ’80. Si racconta che stessero iniziando i lavori per trasformare questo luogo in una discoteca. Il progetto però fu fermato e vista la complicata operazione necessaria ad estrarre la ruspa hanno preferito abbandonarla dov’era. Bisogna sinceramente ammettere che, nonostante la storia strampalata, la ruspa nella grotta ha il suo indiscutibile fascino.
In questa meravigliosa sala sotterranea con vista mare, sono stati organizzati diversi rave-party. Va detto che ormai non è più una location segreta e quindi non più adatta a questo tipo di eventi. L’ultima che vi consigliamo è un’escursione più classica, dato che è stata perfettamente preparata per le visite turistiche. Si tratta della Cova d’en Xeroni: una grotta composta da varie stanze, molto ben illuminate. In questo caso sono di proprietà privata e per visitarle si paga il biglietto direttamente all’ingresso (circa 5€ a persona).
Si trovano appena usciti dal paese di Sant Ferran, in direzione La Mola. L’entrata è facilmente raggiungibile in auto o in moto.

Escursioni via mare: Cueva di Punta Rasa e la grotta di San Guillen

L’altra possibilità, per chi non vuole rinunciare al mare per niente al mondo, è di visitare le grotte marine. La zona migliore in questo caso è quella di Punta Rasa, ovvero vicino alla spettacolare spiaggia di sabbia di Cala Saona.

Questa zona di costa, molto rocciosa, offre diverse cavità naturali, tra cui la più famosa è conosciuta appunto come Cueva di Punta Rasa.
Per visitarla ci sono diverse opzioni: escursioni in kayak o in sup, affittare un gommone, oppure escursioni di snorkeling. È comunque necessario avere un’attrezzatura minima, come maschera e boccaglio, per godere a fondo di questa meraviglia mediterranea.
Qui avrete modo di entrare nelle grotte e grazie alle bolle d’aria che si erano formate ammirerete la luce che filtra all’interno. L’effetto visivo è spettacolare, con l’acqua che si accende di un azzurro intenso e le pareti che riflettono il colore.

Per chi invece ama il diving, sempre nella zona di Cala Saona, esiste la possibilità di immergersi nella Cueva de San Guillen. Si tratta di un’escursione adatta anche ai principianti, ma apprezzata anche dai divers più esperti per gli spettacolari colori che filtrano dalla superficie. Per questo tipo di attività vi consigliamo di rivolgervi a dei professionisti che conoscano bene la zona, per esempio Vellmari a La Savina.

Grotte leggendarie dell’isola, piccole leggende locali

Per chiudere vogliamo raccontarvi qualche storiella relativa alle grotte di Formentera. In molti casi si tratta di racconti storici, in altri sono più credenze o miti popolari, ma comunque interessanti.

  • Cueva de Sant Valero: in questa grotta profonda 355m è stato girato il film di terrore “La Cueva” (2014). Si narra inoltre che un bandito di nome Vicent Pepa, dopo aver svaligiato la casa di un ricco signore di Ibiza, nascose qui sia la refurtiva che i suoi aiutanti. Quando questi, stanchi di stare nascosti nella grotta, si ribellarono, Vicent Pepa si addentrò nella grotta con il bottino. Di lui non si seppe più nulla da quel giorno. La leggenda però dice che ad Algeri c’era un ricco signore che aiutava tutti gli immigrati che arrivavano da Ibiza e Formentera…
  • Cueva d’es Fum (grotta del fumo): si racconta che il re vichingo Sigurd fosse venuto a conoscenza di un tesoro nascosto in questa grotta. Dato che non era accessibile via mare, a causa dell’altezza, i vichinghi avevano elevato la barca con delle corde fino all’entrata. Quindi diedero accesero un fuoco per costringere le sentinelle a scappare dal fumo e portare via dalla grotta i beni preziosi.
  • Cova mala (la grotta cattiva): in questo caso entra in gioco una vera e propria maledizione. Si dice infatti che chi entra due volte in questa grotta perderà la vita.. meglio stare alla larga!
  • Sa Cova de sa ma peluda (la grotta della mano pelosa): per concludere parliamo di un’antica leggenda popolare. Si dice infatti che all’interno di questa grotta sia stata vista una grossa mano pelosa.. Se volete potete visitarla voi stessi, si trova alla fine del sentiero “Camì de Sa Pujada”, a circa 90m sul livello del mare.

Speriamo che, grazie ai nostri consigli, le vostre vacanze a Formentera diventino indimenticabili e magiche!

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